***Editie online: Anul nr. III

februarie 10, 2025

Intervista alla cantante ed interprete napoletana Monica Sarnelli

Monica Sarnelli (Napoli9 maggio 1966) è una cantante italiana. È interprete in particolare della canzone napoletana, ma conosciuta anche in ambito nazionale per essere l’interprete della sigla della soap televisiva di Rai 3 Un posto al sole. Debutta nel 1981, all’età di quindici anni, con un 45 giri intitolato Amo. Collabora successivamente come corista di cantanti affermati come WessGianni BellaDario Baldan BemboEdoardo BennatoLittle TonyPeppino Di CapriFred BongustoGino PaoliGigi D’AlessioSal da Vinci. ( Fonte di informazione: https://it.wikipedia.org/wiki/Monica_Sarnelli).

M.D: Puoi raccontarci come hai iniziato la tua carriera musicale e quali sono state le tue prime esperienze nel mondo della musica?

Monica Sarnelli: Ho cominciato per pura passione, avevo solo 5 anni e mi incantavo a guardare in TV le mie muse ispiratrici, Mina e Raffaella Carra’…, poi all’età di 10 anni ho cominciato ad ascoltare Dionne Warwick, Donna Summer, Bee Gees, Gino Vannelli, Pino Daniele, Lucio Battisti!…
Ho iniziato, nel 1981, partecipando ad un concorso per voci nuove che si teneva in Puglia, a Castellana Grotte, dove mi accompagnarono i miei genitori. Avevo solo 14 anni, non vinsi il concorso ma ottenni il premio della critica. In giuria c’era il grande giornalista e critico musicale Mario Luzzatto Fegiz che ricordo (come se fosse oggi) mi riempì di complimenti!…

M.D: Hai collaborato con molti artisti famosi nel corso degli anni. Quali sono state le tue esperienze più significative e cosa hai imparato da queste collaborazioni?

Monica Sarnelli: Sicuramente tra i tanti artisti con i quali ho collaborato, ricordo con particolare stima e grande affetto Little Tony e Peppino di Capri, con i quali ho potuto scoprire la mia grande passione per la musica e le mie due anime: una più vicina al rock e l’altra più vicina alle canzoni d’amore, e passione, ed alle mie radici partenopee.

M.D: La tua voce è diventata famosa grazie alla sigla della soap opera „Un posto al sole”. Come è stata questa esperienza e come ha influenzato la tua carriera?

Monica Sarnelli: Un posto al sole è una canzone che mi rappresenta molto. Le parole scritte da Bruno Lanza e la musica composta da Antonio Annona, rappresentano molto bene i napoletani ed io mi sento una napoletana DOC…, anche perché sono nata in Piazza del Gesù, nel cuore della mia meravigliosa città!…
M.D: Hai pubblicato diversi album nel corso degli anni, spaziando dal repertorio pop italiano alla canzone napoletana. Qual è stato il tuo approccio nel selezionare il repertorio per i tuoi album e quali sono le tue canzoni preferite?
Monica Sarnelli: Si, ho pubblicato diversi album e ad ognuno sono molto molto legata.
Ho seguito quelle che erano le mie passioni ed ogni album racconta molto di me anche come ascoltatrice di tanta musica e tanti musicisti e cantanti e di tanti generi musicali. Da ogni genere, stile, autore, interprete…, ho imparato qualcosa ed ho anche sperimentato molto prima di arrivare all’album “Lazzare Felici”, nel 2004, per capire che la mia vera natura era cantare in napoletano. Tra le mie canzoni preferite c’è “Chesta Sera“: canzone di Nino D’Angelo riproposta da me con l’arrangiamento di Gigi De Rienzo, strumentista e produttore discografico, tra i fedelissimi di Pino Daniele. Sono legatissima a questa canzone, perché mi ha permesso di entrare nel cuore di migliaia di persone!…
M.DHai partecipato a numerosi concerti e eventi importanti, come il concerto per i sessant’anni di Nino D’Angelo. Qual è stato il momento più emozionante della tua carriera finora?

Monica Sarnelli: Sicuramente uno dei momenti più emozionanti, del mio lungo percorso artistico, è stato il poter cantare “Chesta sera”, una delle mie interpretazioni di maggior gradimento, proprio con l’autore, allo Stadio Diego Armando Maradona, davanti a migliaia di persone in “duetto” con il grande Nino D’Angelo!… Ma i momenti emozionanti della mia carriera sono veramente tanti: uno davvero speciale è stato trovarmi, come artista, insieme a colui che è stato il mio maestro: Peppino di Capri!… Con il grande Peppino avevo già collaborato come “vocalist” per otto anni – ed un migliaio di concerti – ma aver condiviso con lui, in un disco, un suo brano storico come “Nun è peccato” è stato per me un bellissimo momento di consapevolezza e soddisfazione!…

M.D: Nel 2022 hai firmato un contratto discografico con la ZEUS Record di Napoli. Puoi condividere con noi i dettagli su questo nuovo progetto e cosa possiamo aspettarci dai tuoi prossimi album?

Monica Sarnelli: La ZEUS è una casa discografica esistente sul mercato dagli anni ‘50 – che ha lanciato artisti come: Peppino Gagliardi, Mario Merola, Gigi D’Alessio, Massimo Ranieri –
ed aver firmato un contratto con l’etichetta della famiglia Barrucci mi riempie di gioia e mi motiva a fare ancora meglio. Sicuramente ascolterete una Monica diversa, appassionata e verace grazie anche agli arrangiamenti ed alla produzione artistica di Gianni Fiorellino – grande cantante, musicista, compositore ed autore – che ha saputo tirare fuori la parte più intima e passionale della mia interiorità artistica.

M.D Hai avuto la possibilità di esibirti in molti teatri della Campania con il tour „Napoli@colori”. Qual è stata la tua esperienza durante questi concerti e cosa ti piace di più nell’esibirti dal vivo?

Monica Sarnelli: Napoli@Colori – da un’idea di Dario Andreano: mio produttore dagli anni ‘90 – è un progetto con il quale giro nei teatri, ma anche negli spazi all’aperto, portando avanti questo viaggio musicale fatto di omaggi agli autori della mia terra come Renato Carosone, Showmen, Pino Daniele, Napoli Centrale, Nino D’Angelo, Sergio Bruni, Enzo Gragnaniello, Mario Merola, Nccp, Roberto Murolo…, attraverso i colori della mia Napoli: il rosso della passione, il blu del mare che bagna Napoli, il nero delle periferie e l’oro dei classici…
Adoro cantare dal vivo e nei miei concerti mi piace moltissimo il contatto con il pubblico che ama queste canzoni!…
M.D: Hai recentemente pubblicato il singolo „Un nuovo Sud” con la partecipazione di Maurizio de Giovanni. Puoi raccontarci di cosa parla questa canzone e qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?


Monica Sarnelli: Si recentemente ho pubblicato “Un Nuovo Sud”, scritto da Felice Iovino e cantato da me con la speciale partecipazione del mio amico scrittore Maurizio de Giovanni. La canzone – che già dal titolo dichiara le sue intenzioni – è un’esortazione a fare qualcosa per il sud ed in particolare per la mia città, Napoli. Cosa auspica il testo scritto per me da Felice Iovino…? Che i giovani non debbano più partire per andare a trovare fortuna al nord!… Esorta gli imprenditori ad investire al sud dove c’è “tanto tanto tanto” di buono da fare!… Anche “Un Nuovo Sud”, se la di ascolta con attenzione, è una canzone d’amore come tanti brani del mio repertorio. È la mia “missione artistica”: mandare messaggi d’amore perché penso che l’amore sia l’unica cosa che può salvare il mondo e gli esseri umani. Si, l’amore in tutte le sue forme!…
M.D: Hai annunciato che il tuo primo album con la ZEUS Record sarà pubblicato tra ottobre e novembre 2023. Puoi darci qualche anticipazione su cosa possiamo aspettarci da questo nuovo lavoro e quali sono le tue aspettative per il futuro della tua carriera musicale?

Monica Sarnelli: Come ho già detto, in questo album troverete una Monica diversa: più intensa, se vuoi più “verace” con una modalità più spregiudicata nell’interpretazione!… Nei dischi precedenti, ho avuto un approccio al canto più essenziale… Nelle interpretazioni di questo album mi sono lasciata andare alla melodia, senza troppo pensare, lasciandomi trascinare dalle emozioni che testi e musica mi hanno trasmesso.
M.D: Oltre alla tua carriera musicale, hai anche svolto attività solidali e progetti dedicati agli studenti delle scuole della Campania. Puoi condividere con noi l’importanza di queste iniziative e come ti senti nel poter contribuire alla comunità attraverso la tua musica?

Monica Sarnelli: Sicuramente i progetti scolastici mi appassionano perché mi danno la possibilità di stare con i ragazzi.
Amo i giovani, sono il nostro futuro. Ho due figli meravigliosi e so bene che da loro posso attingere per essere una persona migliore. Le attività solidali sono sempre state la mia prima motivazione: sono mamma, sono stata figlia…, e penso che noi artisti – essendo molto fortunati perché facciamo come lavoro ciò che faremmo anche gratis – abbiamo l’obbligo di donare il nostro talento a chi ne ha bisogno!…

M.D: Hai avuto l’opportunità di esibirti in diversi contesti, dai concerti nei teatri alle esibizioni negli stadi. Quale è la differenza principale nell’esperienza di esibirti in questi diversi luoghi e come ti prepari per ogni tipo di performance?
Monica Sarnelli: Preferisco i teatri, perché il contatto con il pubblico è ravvicinato ed io amo tutto ciò che è intimo perché mi permette di captare gli sguardi e di capire le emozioni di chi mi viene ad ascoltare e ciò mi permette di dare il meglio di me!… Ma devo dire che anche cantare negli stadi è una cosa meravigliosa, che ti toglie il respiro dalla forte emozione!…
Prima delle mie esibizioni mi preparo riscaldando la voce con diverse tecniche, allenando il diaframma attraverso la respirazione.

M.D: La tua carriera musicale – iniziata nel 1981 – si è sviluppata per oltre 40 (quaranta) anni. Quali sono stati i momenti più significativi e le sfide che hai affrontato lungo il percorso? Come hai fatto a mantenere la tua passione e motivazione nel corso degli anni?

Monica Sarnelli: Le sfide più grandi sono state quando ho cantato all’estero, pianoforte e voce, in un auditorium dove si sentiva anche il respiro e non potevi sbagliare nemmeno una nota perché si avvertiva tutto… e l’emozione, se non la sai controllare, gioca brutti scherzi!… Posso dire che ho affrontato questi momenti con grande determinazione e professionalità! Canto professionalmente, ormai, da più di 40 anni e sono motivata dal grande amore che mi lega alla musica già dai tempi dei miei esordi… Oggi, poi, riesco a condividerla con i miei figli che sono anche loro grandi appassionati di musica: Ciro ha 26 anni e suona la chitarra, Francesca ha 20 anni e ha già inciso due singoli da solista (il suo nome d’arte è Fuliggine).
Io vivo per loro e poter condividere le stesse passioni con i propri figli è un’emozione davvero unica che mi fa sentire una “donna artista” molto fortunata!…

Grazie dell’attenzione
e dell’intervista…

Intervista condotta da Manuela Dan

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